Nel cuore di Novara sta sorgendo Palazzo Grifoni, edificio residenziale che combina un esprit architettonico armonioso e raffinato· a una vena artistica potente e colorat
Nella mitologia greca, l’approdo all’armonia compete ad Apollo. All’opposto, Dioniso è portatore del caos creativo. Questo suggestivo dualismo estetico si sposa perfettamente con !’erigendo Palazzo Grifoni, in via
Monte San Gabriele 5 a Novara, a pochi passi dal centro storico. Fra circa due anni la costruzione dell’edificio,commercializzata in esclusiva da Artekasa Immobiliare, sarà portata a termine trasformando profondamente l’aspetto e l’atmosfera dell’areacircostante. Lo stabile toccherà i sedici metri di altezza, con cinque piani
fuori terra e un garage interrato. Il plastico e i render ci consentono di apprezzare il confronto tra l’architetto
Manlio Taddei e l’artista Daniela Grifoni, in un’esplosiva miscela creativa a disposizione dei futuri inquilini. Taddei è un brillante professionista che si affida alla lezione apollinea: in un suo scritto dedicato a Palazzo Grifoni propone “la ricongiunzione con la bellezza, espressione di uno stato d’animo libero e puro “.
A ciò si contrappone il linguaggio della Grifoni, fautrice di una libertà assoluta dell’azione artistica realizzata con molteplici composizioni pittoriche su lastra di tonalità variabili. Forme e dimensioni sono casuali e frantumate d’istinto. In attesa di essere applicate su grande scala e a breve distanza l’una dall’altra sulle pareti interne – esterne del palazzo , dando vita ad un evento espositivo permanente.Le lastre invece evocano simboli antichi , rivisti in chiave contemporanea e in linea con l’espressionismo informale di scuola Europea.
” Dipingere , scolpire e applicarsi alla scenografia per me rappresentano scelte ” necessarie ” ogni pennellata è un messaggio dinamico vorticoso “,
In questo caso , l’autrice dichiara di aver composto ” pensieri cromatici “ tasselli di un caos espressivo spregiudicato e indomabile .
Daniela Grifoni si esprime con l’energia dirompente di Dionisio , divinità e simbolo da sempre nel nostro inconscio collettivo ,portatore di un’irrazionalità negativa se infrange le regole del vivere , ma costruttiva quando innesca domande e alimenta espressioni artistiche potenti , come queste formelle ” spiega Paolo Levi , noto critico e curatore d’arte .
Sull’altra sponda si colloca Apollo , ossia la ragione , in accezione positiva quando genera serenità e pace sociale.
” Ed è questo il messaggio di Taddei – chiosa Levi – che ‘ recapita ‘ al mondo tramite il suo unicum scultoreo a tutto tondo , celebrando l’armonia e la purezza visiva di candidi balconi scanditi lungo spazi orizzontali e paralleli ”